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Notizie locali e altro

Corno Grande – Spigolo SSE

Lungo la via

Itinerario abbastanza facile ma mai banale, si sviluppa a cavallo fra la levigata parete Est e i tormentati canali a Sud della vetta più alta del massiccio del Gran Sasso. Ottimo banco di prova per chi ha voglia di cominciare a cimentarsi con salite di ampio respiro in montagna. Ne consegue che è una delle vie più ripetute nel massiccio. D’inverno si trasforma in una interessante ascensione di misto.

Avvicinamento

Dal piazzale di Campo Imperatore si percorre il sentiero estivo che conduce alla Sella di Monte Aquila da dove si prosegue in direzione del Corno Grande fin sotto all’attacco della direttissima. Giunti poco oltre il Sassone si arriva ad un bivio, si va a destra percorrendo il tratto iniziale del sentiero che conduce al bivacco Bafile. Si attraversano due canali in successione fino ad arrivare sotto all’evidente spigolo SSE, poco prima di un tratto attrezzato con scaletta metallica.

Spigolo SSE e tracciato della via

Relazione di via

Si risale per qualche decina di metri il canale appena a sinistra dello spigolo, fra placchette appoggiate e pietrisco fino ad arrivare ad imboccare un’evidentissima rampa che sale obliqua da sinistra a destra fin sul filo dello spigolo dove c’è un comodo terrazzino attrezzato con uno spit.

Dal terrazzino si percorre una fessura di III+ che conduce ad una prima comoda sosta con spit e cordoni. Il secondo tiro di II° conduce ad un terrazzino dal quale si scende obliquando verso sinistra su una cengetta pietrosa (terzo tiro) fino ad entrare in un grande diedro solcato da una grossa fessura al centro (sosta con spit). Lo si risale con un bel tiro di IV° (quarto tiro) fino ad uscire su una cengetta più esile (sosta su spit sulla destra). Si abbandona il diedro fessurato per salire su placchete appoggiate (tratti di IV°) fino ad una sosta su chiodi situata sopra alla caratteristica protuberanza del “Naso” (quinto  tiro). Da qui si continua per un tiro facile (II° e III°) fino ad una sosta con spit e cordoni di calata sul filo dello spigolo (sesto tiro). Dalla sosta si prende subito un evidente fessura (passi di V°-) nella quale si trovano infissi diversi chiodi (il primo chiodo ad anello che si incontra risulta inutilizzabile in quanto l’anello è ripiegato nella fessura), dopo questo che è il tratto “chiave” la via si appoggia decisamente e con altri due tiri si esce sull’anticima del Corno Grande incontrando sulla destra gli spit dell’ultima sosta di un itinerario della parete Est.

Non rimane che percorrere le poche decine di metri che vi separano dalla croce di vetta e scendere a valle scegliendo fra la Direttissima (opzione più veloce), la cresta Ovest (opzione più panoramica) oppure la normale.

25 luglio 2010 Posted by | Alpinismo | | Lascia un commento

50 anni di Rifugio Franchetti

Rifugio Franchetti © Eugenio Iannetti

Chi è iscritto al CAI avrà già avuto modo di notarlo. Il bollino 2010 è dedicato al rifugio Franchetti, di cui quest’anno ricorrono i primi cinquant’anni dalla nascita. Per questa occasione il CAI di Pietracamela organizza due eventi:

Domenica 1 agosto:
Concerto per i 50 anni del rifugio Franchetti
”L’AQUILA HORN QUARTETT”
dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese
(il concerto si terrà in tarda mattinata sul tavolato del rifugio, è un’occasione davvero suggestiva per tornare su al Franchetti e farsi una camminata)

Domenica 26 settembre:
Festa per il Cinquantennale del rifugio Franchetti.

Ore 12,30: polentata al rifugio in collaborazione col CAI Roma e Isola del Gran Sasso.
Ore 18.00: celebrazione del Cinquantennale presso la Sala Consiliare a Pietracamela.

21 luglio 2010 Posted by | Varie | Lascia un commento

Pietra Rotonda

L'inizio del sentiero partendo dal versante di Farindola

Pur non ricandendo propriamente all’interno della Valle Siciliana, questa falesia è molto frequentata dai praticanti della zona. Mèta tipicamente estiva, si trova a mille metri di quota nel fresco di una faggeta sulle pendici del Monte Coppe nei pressi di Rigopiano.

Accesso
Pietra Rotonda è raggiungibile in due modi:
1) Per chi proviene dalla Valle Siciliana conviene seguire la strada che da Castelli prosegue verso Rigopiano, poco dopo il bivio per Arsita e prima di un’evidente strettoia dovuta ad una frana si incontra sulla sinistra una sterrata che si inoltra nel bosco. Parcheggiata l’auto ci si incammina seguendo a lungo la sterrata immersi nella frescura della faggeta, giunti poco oltre il Colle dei Cavatori si seguono dei radi segni nel bosco che scendono fra gli alberi fino ad arrivare all’evidente Pietra Rotonda. Questa opzione richiede poco meno di un’ora di cammino per arrivare alla falesia.
2) Per chi proviene dall’Aquila conviene seguire la strada per Castel del Monte e Vado di Sole. Giunti al bivio per Rigopiano si prosegue in discesa verso Farindola per un paio di chilometri fino ad incontrare nei pressi di una curva a destra una sterrata che si inoltra verso sinistra. Dopo qualche chilometro la sterrata diviene asfaltata, invece di proseguire in discesa sull’asfalto si svolta a sinistra percorrendo in salita un’altra sterrata che conduce nei pressi di un agriturismo. Poco prima di giungere a quest’ultimo si svolta a sinistra su una carrareccia in salita e si parcheggia.
Ci si incammina inoltrandosi verso destra oltrepassando una recinzione in filo spinato, si attraversa una prima radura e si prosegue sull’evidente sentiero fino ad entrare nella faggeta. A questo punto si comincia a salire in obliquo fra gli alberi seguendo degli evidenti triangoli gialli fino ad arrivare sotto alla falesia. Questa opzione richiede 20 minuti di cammino circa.

Caratteristiche
La roccia è quella classica del Gran Sasso, con predilezione di placche tecniche sulle quali spalmare le scarpette alla ricerca della massima aderenza. Non mancano singoli tratti un pochino più strapiombanti sormontati da buchi. La chiodatura realizzata da Carlo Assogna è ottima e la lunghezza media delle vie quasi sempre ben oltre i 20 metri.
La quota e l’ombra costante degli alberi nella parte bassa delle vie ne fanno una meta ideale nelle giornate estive ed in quelle più calde in primavera ed autunno.

N.B. A sinistra di “Arsita” ci sono altre due vie di IV° grado senza nome lunghe 28 metri circa. L’11 luglio 2010 la più sinistra delle due presentava poco prima del penultimo spit un enorme masso in bilico, conviene attendere che venga giù prima di ripetere la via.


Elenco non esaustivo delle vie.

Nome
via
Difficoltà Lunghezza
in metri
Protezioni
Arsita IV 28 12
Paola 5a 25 10
Castestelli 5b 28 10
Devuska 5b 28 11
Fusy
Bayon
5c 28 11
Placcatevi 5c 28 10
Incognita 6a+ 30 11
Api
cattive
5c 28 10
Shamagna 6c 26 9
Hatria 6b 23 8
Frutti
di bosco
6a 22 8
Ticinesi 6a 22 8
Taxi 6a 21 8
Fufi 6b+ 20 8
Duca 6a 20 8
Metamorfosi 6c 20 9
Passo
di danza
6b 20 8
Pinzare 6b 19 9
Diedro 5c 19 8

16 luglio 2010 Posted by | Arrampicata | Lascia un commento

Risistemata la falesia del Sasso di Pretara


Grazie al prezioso lavoro di Lino Di Marcello e dell’immancabile Nino Carlini la falesietta del Sasso di Pretara ha acquistato un nuovo volto. Alla notoria facilità di accesso e al clima fresco e favorevole anche nei pomeriggi estivi, grazie all’ombreggiatura degli alberi e al vicino ruscello, ora si aggiungono alcune piacevoli novità.

Le vie sono state tutte riattrezzate con fittoni resinati e le soste tutte rinforzate con catene e moschettoni nuovi. Anche l’ultima via dedicata allo sfortunato Paolo Verzilli, climber locale deceduto nel terremoto di L’Aquila, è perfettamente particabile e ha ottenuto il grado 6a. Sotto alle vie sono stati sistemati i terrazzamenti che sono stati riempiti di breccia che eviterà il formarsi della fastidiosa fanghiglia che si formava a ridosso delle giornate di pioggia.

L’arrampicata è quella di sempre, su roccia strapiombante molto lavorata e piena di buchi e buchetti di ogni dimensione. Brevi passaggi di forza mettono a dura prova i bicipiti dei meno allenati. Di seguito l’elenco delle vie:

Nome via Difficoltà Lunghezza in metri Protezioni
Lo sforzo sia con voi 6a 8 5
La sud del camicia 7a+ 10 5
Pino la rana 6b 10 5
El topo 6a+ 15 5
El ghiro 5c 15 5
Linus 5c+ 10 5
Shwis 5c 10 5
Emmentaler 5b 10 5
Groviera 6a+ 10 5
Cross 6a 8 4
Monodito 5c 8 4
Nino 5a 8 4
Facile IV° 6 3
Dedicata a Paolo 6a 6 3
Sveltina 6a+ 6 3
Manolo non ci sale 6c 6 3
Aspis 6a 6 3

21 giugno 2010 Posted by | Arrampicata | | Lascia un commento

Scialpinisti in Pullman

Le grandi traversate del Gran Sasso: un servizio di pullman per tutti gli appassionati della montagna invernale.

Il prossimo inverno la neonata S/Sezione del Club Alpino Italiano di Pietracamela prende in carico il servizio di trasporto per gli appassionati della maggiore montagna abruzzese.

L’iniziativa, promossa e sostenuta negli scorsi tre anni dalla “Gran Sasso Teramano S.p.A.”, riproposta dal prossimo anno dalla neonata Sezione del C.A.I. di Pietracamela, sempre perseguendo il fine di promuovere il turismo invernale e rendere possibile a chi compia la traversata da Campo Imperatore ai Prati di Tivo di essere riaccompagnato comodamente a Fonte Cerreto, base della Funivia.

Negli scorsi anni si è registrata una media di 250 passeggeri a stagione, con una flessione nel 2009 dovuta alla sospensione del servizio in seguito al sisma del 6 aprile, che ha colpito così duramente il nostro territorio

Del servizio di pullman Prati di Tivo – Fontecerreto potranno avvalersi tutti: gruppi di privati o guide alpine con i propri clienti; sezioni CAI in escursione sociale e singoli appassionati di scialpinismo, telemark o racchette da neve.

Quelle qui di seguito sono le più interessanti gite che vedranno tornare utile il servizio:

  • la prima, la regina della traversate è sicuramente l’impegnativa Traversata Alta, che dal versante dell’Aquila sale al Corno Grande e scende ai Prati di Tivo per il Calderone ed il Vallone delle Cornacchie o quello dei Ginepri.
  • poi c’è la meravigliosa e più facile Traversata Bassa che ai Prati di Tivo porta attraverso Campo Pericoli e la Val Maone.
  • oppure c’è la lunga, fantastica, unica Traversata della Provvidenza, itinerario di gran classe attraverso il cuore del gruppo, su e giù per i valichi d’alta montagna dalla Sella di Monte Aquila alla Sella dei Grilli e dalla  Sella di Monte Corvo fino al Lago della Provvidenza.
  • infine ricordiamo il difficile itinerario che da Campo Imperatore sale al Corno Grande e quindi scende per il versante ovest ed il vertiginoso Primo Scrimone, concludendo la discesa in Val Maone e di qui ai Prati di Tivo.

Modalità, date ed orari.

Il servizio sarà effettuato con pullman di capacità variabile dai 15 ai 50 posti, tutte le domeniche da inizio marzo a metà maggio, con partenza dal Piazzale Amorocchi ai Prati di Tivo alle ore 15.30, e arrivo previsto a Fontecerreto per le ore 17.30 (via Montorio e A24).

N.B. Questa iniziativa, come del resto tutte quelle del Club Alpino Italiano, non ha scopo di lucro né carattere commerciale, ma ha il solo fine di creare nuove opportunità e promuovere la montagna abruzzese in uno dei suoi aspetti più affascinanti, quello invernale appunto.

Le date proposte:

Marzo            domenica 7, 14, 21 e 28

Aprile            lunedì 5 (Pasquetta), domenica 11, 18, 25

Maggio         domenica 2, 9, 16

Per informazioni potete rivolgervi a info@caipietracamela.it

24 febbraio 2010 Posted by | Itinerari, Scialpinismo, Varie | Lascia un commento

Vite vissute in montagna

Segnaliamo il ciclo di conferenze che si terranno a Teramo alla sala Cerulli dal titolo “Vite vissute in montagna”.

Il ciclo comincerà con Roberto Iannilli venerdì 29 gennaio. Roberto è uno dei più forti “gran sassisti” in attività, uno dei pochi ad avere realizzato prime ascensioni nel Gran Sasso un po’ su tutto il massiccio. Ci sono sue vie dal Corno Piccolo al Monte Camicia, alcune molto difficili e realizzate in solitaria. Vanta anche diverse spedizioni extraeuropee e proietterà due filmati relativi ad esse.

Il 5 febbraio sarà la volta di Alberto Sciamplicotti, scrittore, fotografo e appassionato sci-alpinista illustrerà con un video le sue ultime realizzazioni sci ai piedi su diverse montagne nel mondo.

Venerdì 12 marzo sarà la volta di Pasquale Iannetti parlarci del suo rapporto col Gran Sasso, una montagna vissuta in maniera molto intima tanto da sentirla come un’estensione della propria abitazione.

Giampiero di Federico, alpinista abruzzese di fama mondiale, sarà il protagonista della serata del 16 aprile. Di Federico, Guida Alpina e realizzatore di diverse difficili ascensioni sia sul Gran Sasso che sulla difficile e selvaggia parete delle Murelle nel massiccio della Maiella è una delle punte di diamante dell’alpinismo abruzzese, autore fra l’altro di una difficile via nuova sull’Hidden Peak, 8.068 metri e vetta più elevata del massiccio dei Gasherbrum in Karakorum.

Il ciclo di conferenze si chiuderà il 21 maggio con una serata dedicata ai protagonisti della più famosa e difficile parete dell’Appennino la nord del Monte Camicia.

15 gennaio 2010 Posted by | Varie | | Lascia un commento

Un inverno particolare

Nei pressi della cresta sommitale di Colle Pelato

L’inverno pare che quest’anno non abbia alcuna intenzione di arrivare. Poco gelo, tanta pioggia e soprattutto pochissima neve.

Solitamente dalle nostre parti si possono cominciare a calzare gli sci i primi di dicembre, a volte anche prima, ma quest’anno la neve è talmente poca che finora il sottoscritto non ha compiuto nemmeno una gita con le pelli di foca. In oltre vent’anni di attività scialpinistica è la prima volta che mi succede di arrivare a gennaio senza aver ancora messo gli sci.

In compenso queste giornate miti permettono ancora di effettuare belle camminate e di incamerare buoni dislivelli sui sentieri della nostra valle. Il primo dell’anno sono salito a Colle Pelato partendo da Forca di Valle. Nella parte sommitale, sopra al caratteristico mammellone eroboso di Piana Grande (quello che tutti conoscono e chiamano “lu ncuume”) mi sono divertito a inforcare un bel canale erboso che conduce in cima a due passi dalla vetta. La mini bufera di neve e vento che mi ha colto mentre uscivo sulla cresta sommitale è stato uno dei tanti messaggi che la montagna ogni tanto lancia all’uomo, “occhio che qui comando io, tu sei solo di passaggio”. La foto in apertura e quella qui sotto sono due testimonianze di quelle 3 ore scarse iniziate tanto per fare una sgambatina per smaltire il cenone di capodanno e terminate completamente zuppo e infreddolito.

Il ripido canale erboso che conduce verso la cima di Colle Pelato

Il giorno dopo sono salito al Cimone di Santa Colomba. Anche qui, mentre salivo verso la vetta nel bosco sopra alla chiesetta, è arrivata la classica botta di neve e vento. Memore del freddo patito il giorno prima ho girato subito i tacchi e mi sono diretto verso il magnifico affaccio sulla Fossaceca. Ho fatto un po’ di foto e ho girato questo mini video. Non aggiungo altro, chi c’è stato conosce già le sensazioni uniche che questo posto sa regalare. Agli altri spero venga curiosità e voglia di andare a dare un’occhiata, la solitudine e il senso di selvaggia bellezza di questo posto lo meritano.

5 gennaio 2010 Posted by | Itinerari | , | 3 commenti

Scialpinismo in Appennino 2010

Locandina 2010small

Sta per riprendere la stagione scialpinistica sull’Appennino. In attesa che la neve cada copiosa sulle nostre montagne cominciamo a segnarci le date dei consueti raduni magistralmente organizzati da Luca Mazzoleni e Angelo Grilli. Quest’anno oltre alla formula classica del raduno c’è anche quella dell’alta via che promette di essere parecchio interessante.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.scialpinismoinappennino.it

Buone sciate a tutti.

15 novembre 2009 Posted by | Scialpinismo | | Lascia un commento

Gran Sasso, la montagna che unisce

13 ottobre 2009 Posted by | Varie | | 3 commenti

Il Sasso di Pretara

sassopretara

A due passi dalle case di  Pretara, piccola frazione di Isola del Gran Sasso, sull’argine del torrente Ruzzo c’è un grosso masso erratico. E’ uno di quei massi che ogni alpinista sogna di avere in giardino. Un blocco di calcare alto una quindicina di metri sul lato più elevato e 7-8 in quello più basso. Su di esso si concentrano una quindicina di vie di varia difficoltà distribuite su tre lati. Ci si va soprattutto d’estate, quando l’ombra degli alberi e il fresco del torrente assicurano un po’ di fresco praticamente per tutto il giorno. L’arrampicata è soprattutto di forza, abbondano gli strapiombi, caratteristica che rende il luogo ideale per allenare la resistenza fisica.

Di seguito un elenco delle principali vie che solcano la struttura che fino a qualche tempo fa era conosciuta soprattutto fra i pochi arrampicatori della Valle Siciliana. Ultimamente, anche a causa della chiusura della Rocca dei Borboni a Civitella del Tronto, l’afflusso da fuori zona si è fatto più numeroso.

Nome via Difficoltà Lunghezza in metri Protezioni
Lo sforzo sia con voi 6a 8 5
La sud del camicia 7a+ 10 5
Pino la rana 6b 10 5
El topo 6a+ 15 5
El ghiro 5c 15 5
Linus 5c+ 10 5
Shwis 5c 10 5
Emmentaler 5b 10 5
Groviera 6a+ 10 5
Cross 6a 8 4
Monodito 5c 8 4
Nino 5a 8 4
Facile IV° 6 3
Dedicata a Paolo 6a 6 3
Sveltina 6a+ 6 3
Manolo non ci sale 6c 6 3
Aspis 6a 6 3

9 settembre 2009 Posted by | Arrampicata, Itinerari | | 9 commenti